Spacciau s’ollu e porcu: la ricetta dello strutto handmade

Hai mai sentito dire che del maiale non si butta niente? Insomma qualcosa si butta… gli ossi ad esempio, per il resto si mangia tutto, anche il grasso. Ecco come.

A patto che il maiale sia nato, cresciuto e “deceduto” in Sardegna, insomma a patto che tu sappia da dove venga questo maiale, il mio consiglio è quello di recuperare la ciccetta bianca e consistente del maiale e tagliarla a tocchetti: dopo una breve cottura ne verrà fuori uno strutto a cinque stelle. Proprio così, parliamo di quello che comunemente si acquista al supermercato con una provenienza non meglio specificata, ma che tu puoi preparare a casa in pochissimo tempo. Il gusto ci guadagnerà di certo, e pure il portafoglio.

Ovviamente è bene dirtelo subito: lo strutto, localmente detto s’ollu e porcu, crea dipendenza: una volta assaggiato quello casereccio… tornare indietro sarà piuttosto difficile. Ma in fondo non è mica necessario farlo!

Chi

Ollu e porcu

Dove

In tutta la Sardegna

Quando

Tutte le volte che si uccideva il maiale

Cosa

  • Grasso di maiale.

Strumenti

  • Un pentolino;
  • un colino;
  • un mestolo;
  • un vasetto.

Come

Separa il grasso dalla cotenna, taglialo a tocchetti e mettilo in padella a fuoco molto basso. I cubetti di grasso con il calore scioglieranno, rilasciando il ben noto ollu e porcu. Non lasciare troppo sul fuoco i pezzi di grasso che hanno rilasciato tutto l’olio, ma toglili con l’uso di un mestolo e mettili da parte: non buttarli, per carità! Si tratta di quelle che localmente diciamo “gerde”. Un giorno di questi ti spiegherò meglio. Sappi che le puoi usare per far dell’ottimo pane o sgranocchiarle come finger food alla sarda.

L’olio nella padella raccoglilo con un mestolo e riponilo ancora caldo in un vasetto. Attenzione a filtrare il liquido con un colino e a non bruciarti. Nel giro di poche ore l’olio giallo si solidificherà diventando bianco latte. Metti in frigo e divertiti con il tuo strutto handmade.

Il proverbio

Spacciau s’ollu ‘e porcu, arribbara s’ollu de olia” ossia  “finito lo strutto (di maiale) arriva l’olio di oliva”. Questo fa capire quanto più ricco e apprezzato fosse lo strutto, meno leggero e più gustoso. Spacciau s’ollu de porcu significa anche che la pacchia è finita e da un periodo di abbondanza e comodità si passa ad un altro di ristrettezze e disagi.

L’angolo delle cuoche(i)

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