Pappai a casteddu: sa burrida

 

A casa la chiamiamo burrira, ha un odore d’aceto intenso e si cucina con un pesce che le furbe massaie casteddaie (cagliaritane) si fanno pulire direttamente al mercato: questa la dice lunga sulla difficoltà con la quale questo pesce può essere maneggiato. Per rendere inconfondibile il pesce, che è uno dei protagonisti del piatto, la testa non gli viene tagliata e guai a venderlo senza fegatino: risulterebbe praticamente inutilizzabile visto che i fegatini del gattuccio di mare sono anch’essi indispensabili protagonisti del piatto.

Chi

Sa burrida, sa burrira

Dove

Piatto tipicamente cagliaritano, ben conosciuto in tutto il campidano

Quando

Quando si pescava il gattuccio di mare, un pesce povero ma che da vita ad un piatto denso, ricco, contrastante, croccante e gustoso

Cosa

  • 1 kg di gattucci di mare (con fegatini annessi);
  • 5 spicchi d’aglio;
  • olio (un fondo di tegame);
  • aceto (circa 1/2 bicchiere, ma le dosi dovranno essere ponderate in base ai gusti);
  • 250 gr di noci (da pesare con il guscio, ma se ne vuoi mettere 200 non è che ci siano proprio problemi).

Come

La prima cosa da fare è tagliare a tocchetti il gattuccio e metterlo a bollire in abbondante acqua e sale. Intanto pulire le noci, tritarle e lasciarle da parte. I fegatini devono essere triturati (rilasceranno un’abbondante quantità di olio) e lasciati a riposare. Anche l’aglio deve essere pulito, sminuzzato e messo a soffriggere in abbondante olio. Quando inizia a dorare aggiungi i fegatini (saranno diventati una purea molliccia e oleosa, indispensabili per la realizzazione della ricetta). Aggiungi l’aceto, le noci e a fuoco spento il gattuccio scolato.  Nessuno ti vieta di mangiare subito sa burrida, ma il piatto è pensato per essere mangiato il giorno dopo. Inoltre si conserva per parecchi giorni, meglio se in frigo.

Curiosità

Il piatto è, manco a dirlo, di tradizione marinara, preparato dai ceti sociali più poveri visto che il gattuccio non è un pesce costoso. Pare che fosse particolarmente apprezzata, oltre che per il costo dei suoi ingredienti, anche per via del fatto che si conservava a lungo. Quando il gattuccio mancava sa burrida veniva preparata con l’uso della razza, localmente detta sa scritta.

L’angolo delle cuoche(i)

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